MENU

30-31 maggio 2025

Territori disturbati. Ambiente, istituzioni della cura e persone dall’archivio all’antropologia pubblica. Convegno

30-31 maggio 2025

Venerdi 30 maggio (intera giornata) e sabato 31 maggio (mattina), presso l'Aula Magna di via Laura 48, due giorni di convegno che esplora il nesso tra la sofferenza delle persone nella sua dimensione esistenziale e le trasformazioni sociali, economiche e ambientali dei territori “disturbati” a seguito di eventi pianificati o dirompenti (guerre, terremoti, effetti dei cambiamenti climatici, conversioni industriali). Secondo la prospettiva antropologica, si indaga il ruolo che le classificazioni istituzionali e sociali assumono nella produzione della sofferenza e della subalternità; così come i percorsi personali e collettivi di sovversione ed i processi di trasformazione delle istituzioni della cura. Il convegno dedicherà spazio ai linguaggi e alle modalità di comunicazione dei risultati delle ricerche, e alla riflessione sull’uso pubblico delle fonti etnografiche e archivistiche (dall’inizio del ’900 all’attualità).

 

Sintesi del programma

Il convegno prende avvio il venerdì mattina con una conferenza di Didier Fassin, organizzata in collaborazione con Antropolog@ per la Palestina, che partendo dal suo recente lavoro sulla abdicazione morale nei confronti della distruzione di Gaza, ci interroga sul ruolo che giocano i valori differenziali attribuiti alla vita e alla morte e sul rapporto tra sofferenza e resistenza. La discussione su questi temi proseguirà allargando la questione ad altri territori e a più discipline, con una tavola rotonda intitolata “Territori e persone nella crisi. Approcci disciplinari, esperienze di ricerca, pratiche di resistenza”. Nel pomeriggio del venerdì e nella prima parte della mattinata del sabato, ci addentriamo in una delle prospettive di indagine del progetto PRIN: “la sofferenza sociale e le trasformazioni delle istituzioni della salute mentale in territori fragili”. Verranno presentate e dibattute dal pubblico le relazioni delle unità di ricerca delle Università di Firenze, Torino e Perugia, così come quelle di ospiti dell’Università di Messina e di altre istituzioni italiane ed estere (in particolare Annu Jalais dell’Università Krea, India). Nella mattinata del sabato, si passerà alla riflessione collaborativa sulle modalità di comunicazione della ricerca stessa. Verranno discusse alcune esperienze di trasposizione delle fonti d’archivio manicomiale e del vissuto dei centri di salute mentale mediante la creatività del linguaggio museale, teatrale, visuale e grafico.

 

La locandina

 

Il programma

 

Il link

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni