Dopo la riapertura nel 2019 del Museo Nazionale di Aleppo, iniziano anche i restauri dei monumenti più danneggiati. Col finanziamento del Ministero Affari Esteri, l'Università degli studi di Firenze in cooperazione col Museo Nazionale di Aleppo, sta portando avanti in questi giorni il restauro della statua di ‘Ain et-Tell (IX secolo a.e.c.). Il team della missione diretta da Marina Pucci, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico (SAGAS), è composto da: Stefano Sarri, restauratore del Museo Archeologico di Firenze (Direzione Regionale Musei della Toscana), Gianluca Buonomini, restauratore Università degli Studi di Firenze, Margherita Carletti, archeologa specializzata in archeologia dell’Asia occidentale. La statua raffigura verosimilmente un governatore/sovrano locale e secondo la tradizione regionale, doveva essere collocata all’ingresso della città antica. Il monumento in basalto risalente all’età del Ferro II (IX secolo a.e.c.), è stata ritrovata nel 1955 nella periferia settentrionale di Aleppo durante la costruzione della centrale elettrica. Dal 1961 la statua è stata esposta al Museo Nazionale fino al 2015 quando, durante gli scontri per la conquista della città, una bomba ha causato la sua caduta e la conseguente frammentazione. Grazie all’immediato recupero dei frammenti da parte del personale del Museo Nazionale di Aleppo, oggi è stato possibile effettuare l’intervento di restauro e la ricollocazione della statua all’ingresso del museo.